QUATTRO CHIACCHIERE CON ERICA
Cosa ti ha spinto verso l'interesse alla nail art?
Sin da piccola ho avuto la passione per le unghie, gli smalti e il disegno. Da adolescente ho cominciato a sperimentare con gli smalti, e ho partecipato per gioco ad un concorso fotografico di Pupa dedicato alla nail art. Proposi il tema carnevalesco ispirato a Venezia classificandomi in prima posizione. All'epoca curavo le mie unghie lunghe e naturali, e ricevevo sempre molti complimenti. Da questa esperienza capì di possedere una dote per i disegni in miniatura.
Secondo me, un punto di forza di questo settore è il fatto di essere esteso a molte persone: tantissime donne richiedono i servizi di manicure. Molte preferiscono rivolgersi al centro estetico, anziché farsi le unghie a casa, sia per una questione di tempo, sia per avere un risultato finale che possa durare più a lungo. Un punto di debolezza, invece, è il riuscire ad aggiornarsi sulle pratiche della nail art; molti corsi di aggiornamento non sono validi, mentre altri sono troppo costosi e questo porta ad avere troppe persone autodidatta che cercano di lavorare da professioniste e che, purtroppo, possono arrecare danni ai clienti e screditare i colleghi (ho sentito dire da alcuni che il gel fa' male, mentre in realtà non è dannoso ma bisogna applicarlo bene).
L'onicotecnica non è fondamentale, lavora più sulla struttura dell'unghia, è un valore aggiunto. Esistono gli onicotecnici e i nail artists e non debbono saper necessariamente fare uno il lavoro dell'altro; alcune persone sono molto preparate a lavorare sulla struttura dell'unghia senza saper intervenire sulla parte decorativa. Nel centro estetico dove ho lavorato, su 5 persone addette alle manicure, io ero l'unica ad eseguire lavori di nail art specialmente durante le feste come il Natale, la Pasqua o altre ricorrenze speciali. Essendo appassionata del mio lavoro mi sono formata per poter lavorare su entrambi i fronti.
Ho cominciato facendo tanta, tanta pratica su me stessa e su persone che conoscevo; fotografavo le mie creazioni e le postavo sui social media. Quelle fotografie mi sono servite come portfolio quando mi presentavo nei centri estetici con il mio curriculum, e mi premuravo di presentarmi sempre con le unghie fatte. Anche quando sono andata al Cosmoprof a Bologna le mie unghie erano curate e ho ricevuto moltissimi complimenti. Le mie mani sono state la mia pubblicità anche in situazioni quotidiane come fare la spesa, quando le persone mi chiedevano chi mi avesse fatto le unghie e io, fieramente, rispondevo di essere l'artista e le invitavo a venirmi a trovare al centro estetico dove lavoravo.
Per fidelizzare una cliente bisogna, in primo luogo, dimostrare che le unghie durino il tempo promesso. Devono inoltre poter vedere che le unghie rimangono sane, che i prodotti applicati siano validi, e bisogna offrire un prezzo competitivo. Avere un'ampia varietà di colori con i quali creare è sicuramente un vantaggio, molte clienti si possono lamentare della scarsità di scelta. Dunque, concludendo, sono importanti professionalità, velocità, disponibilità di colori e prezzo.
Quali sono i lavori dei quali sei più soddisfatta?
Ricordo una mia cliente, a sua detta molto estrosa e sorpresa di come riuscissi a sopportarla, che ogni mese chiedeva un tema diverso che coincidesse con le attività che avrebbe svolto durante il periodo. Ad esempio, una volta il tema era la primavera e ho creato delle unghie su base fucsia con fiori di ciliegio, e il simbolo, su un'unghia sola, della felicità in giapponese; un altro tema era ispirato a Mirò, del quale la mia cliente doveva vedere una mostra, e quindi ho riprodotto su due unghie due miniature di due quadri del pittore. Le richieste di Raffaella mi hanno reso felice, e mi hanno invogliato a mettere in gioco la mia manualità.
Sì. Ultimamente su Instagram vedo spesso nail artists applicare sull'unghia naturale materiale fresco, come ad esempio pezzetti di fragola o addirittura della pasta, e ricoprire il tutto con il gel in modo che si incorpori.
Quale pensi sia, invece, il trend che non passa mai di moda?
Sicuramente la french manicure. Alcuni anni fa era una consuetudine di ogni giorno, ma rimane sempre un evergreen nonostante il passare del tempo. Lo stesso vale per l'unghia rossa laccata.
Senza dubbio tra i primi errori trova posto la preparazione dell'unghia. Senza un'ottima preparazione, il gel fondamentale non tiene. Anche la bombatura in gel deve essere fatta con precisione, sia per dare un buon impatto visivo e sia per creare un allungamento; alle prime armi è difficile renderla omogenea. Una buona pratica di bombatura si acquisisce con il tempo e con l'esperienza.
Hai un sogno o un progetto speciale legato alla tua attività?
Sono attualmente in una fase di standby avendo un bimbo piccolo e aspettando il secondo. Nel frattempo, continuo a praticare su me stessa. Quando i bambini saranno più grandi, vorrei poter aprire un'attività tutta mia insieme ad un'amica, oppure continuare le collaborazioni in diversi centri estetici per poter continuare a coltivare la mia passione-professione. È un settore in continua evoluzione, e ci sono sempre tantissime cose e trends da conoscere e imparare.
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