IL GOVERNO DEI MIGLIORI
Questo è un momento di grandi cambiamenti storici e politici per l’Italia: non solo per la riaffermazione del centrodestra alla guida del Paese (dopo undici anni di Governo tecnico volti a sanare i dissesti causati dall'allora Primo Ministro Silvio Berlusconi), ma anche per la scalata alla presidenza del Consiglio dei Ministri di una donna, la prima nella storia d’Italia. Giorgia Meloni, nel suo discorso alla Camera dei Deputati, si anima di empatia, grandi promesse e sentiti ringraziamenti: promesse di dare spazio alle priorità e all’interesse del Paese (che lei chiama molto spesso Nazione e Patria), ma anche gratitudine verso Mario Draghi per aver reso possibile una così celere transizione, e verso gli aventi diritto al voto che l’hanno condotta alla vittoria delle elezioni tenutesi il 25 settembre. Vorrei fermarmi per una breve riflessione: considerando che solamente il 64% degli aventi diritto si è presentato alle urne, e che di quella percentuale il 26% ha favorito Fratelli d’Italia, possiamo serenamente considerare l’astensionismo il vero vincitore delle elezioni 2022. Ma, nonostante i numeri, Meloni parla di “dare vita a un governo politico, pienamente rappresentativo della volontà popolare”. La neo Premier elenca per nome le donne che hanno “rotto il tetto di cristallo” e aperto le porte alla sua scalata verso la carica che si trova a dover ricoprire. Mancano sicuramente dei nomi illustri, come manca un benché minimo accenno alle donne della resistenza, trentacinquemila italiane unite nella lotta per liberare l’Italia dal nazifascismo. Dalla prima donna Premier della storia, mi sarei aspettata la nomina di più figure femminili ai diversi ministeri: solamente sei su un totale di ventiquattro cariche. Lei, che avrebbe potuto cambiare le sorti di un parlamento così patriarcale, decide di mantenere uomini a capo del maggior numero di alcune delle più alte cariche governative. Non solo, tra le prime circolari ai ministeri Meloni ricorda a tutti con quale appellativo debba essere chiamata: "il Signor presidente del Consiglio dei Ministri, on Giorgia Meloni". È vero, siamo in democrazia ed è legittimo che ognuno si faccia chiamare come meglio crede, ma allora perché rivendicare l'importanza del traguardo raggiunto da una donna!? Successivamente, Meloni non condanna con fermezza la dittatura del duce, accenna un blando e fragile “a dispetto di quanto sostenuto da alcuni, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici, fascismo compreso". Sappiamo, però, che fu una giovane Meloni (allora militante di Alleanza Nazionale) a dichiarare "Io penso che Mussolini fosse un buon politico. Vuol dire che tutto quello che ha fatto, l'ha fatto per l'Italia. Non ci sono stati altri politici come lui negli ultimi cinquant'anni". Diverse persone hanno preso le sue difese sottolineando quanto giovane fosse Giorgia in quel lontano 1996, ma allora perché non ha mai descritto come deplorevole il saluto romano lanciato in aria ripetutamente da alcuni suoi colleghi di partito durante la campagna elettorale? Perché ha sempre e solo negato l'evidenza? Tutte domande lecite che fanno riflettere.
Continuando, Meloni dichiara di voler “garantire agli italiani, a TUTTI gli italiani, un futuro di maggiore libertà, giustizia, benessere e sicurezza. E se per farlo dovremo scontentare alcuni potentati, o fare scelte che potrebbero non essere comprese nell’immediato da alcuni cittadini, non ci tireremo indietro”. Tra i primi provvedimenti proposti alla Camera, (per garantire a tutti gli italiani libertà, giustizia, benessere e sicurezza), la Premier propone l’innalzamento del tetto al contante, fortemente suggerito e supportato dal Ministro Salvini, a diecimila euro (che successivamente verrà fissato a cinquemila). Dice che la decisione è stata presa per favorire il popolo e per agevolarlo nell'uso libero della propria pecunia. Stiamo scherzando, vero!? La maggior parte degli italiani campa con stipendi da fame, come è possibile pensare che un comune cittadino abbia cinquemila o, addirittura, diecimila euro da spendere in contanti!? Non siamo fessi: l'innalzamento del tetto al contante, la tanto amata flat tax e compagnia bella servono solamente a favorire una sola categoria sociale. Meloni contesta il fatto che la possibilità di maneggiare cifre tanto elevate di moneta sonante agevoli l'evasione fiscale e il nero, quando studi della Banca d'Italia hanno provato, dati alla mano, quanto queste due variabili congiunte siano irrimediabilmente fonte di sostentamento dell'economia sommersa. I politici di destra amano tirare in ballo la Germania come esempio di Paese che non limita il contante e che registra un'evasione fiscale annua minima; balle! La Germania si fa carico di un'evasione di più di trecento miliardi l'anno, a braccetto con l'Italia che, anch'essa, vanta puntualmente cifre da record.
Ma, dulcis in fundo, quali sono le prime preoccupazioni di questo Governo? Il caro bollette? Diminuire gli stipendi dei parlamentari che guadagnano intorno ai quindicimila euro mensili oltre ai vitalizi, mentre il popolo italiano non ha diritto per legge ad uno stipendio minimo? Provvedimenti a favore dell'ecosostenibilità? Figuriamoci! Il "Governo dei migliori" pensa ad un inutile decreto rave; alla cancellazione del reddito di cittadinanza; a bloccare in mare per due giorni più di quattrocento migranti in transito su navi che non sono attrezzate come delle navi passeggeri (lasciandoli in stallo in condizioni disumane); ad inimicarsi la Francia; a eliminare le mascherine anche in ambienti ospedalieri, e a reintegrare il personale sanitario non vaccinato contro il COVID-19 prima del tempo (a detta loro per fronteggiare la scarsità di personale, quando il totale dei suddetti è inferiore all'1% del totale dei medici e infermieri operanti sul territorio italiano), cancellando e perdonando la multa che erano tenuti a pagare (di soli 100 euro, tra l'altro).
Partono proprio male i "migliori" che, più che altro, sono solamente facce riciclate dai tempi di Berlusconi e qualche nuovo fenomeno da baraccone. Ne parleremo di questi personaggi. Per ora, prendo una pausa dall'amarezza.
Commenti
Posta un commento